Vendo casa, vista duomo…

Scusate l’assenza di questi giorni, ma la vecchiaia porta con se… non ricordo…

Comunque stavo cercando i miei appunti per scrivere un’altro articolo, ma c’è sempre quel tizio tedesco che me li nasconde… è bastardissimo, mi nasconde tutto, e sono sempre in gior a cercarle… come cavol si chiama, crucco del cavolo… am qualcosa..an… al… al… alzheimer, ecco come si chiama….

va beh, lasciamo perdere….

Indovinate?!?!?! ho cambiato lavoro!!!!

Ora vendo case!!! la paga non è male, e poi c’è possibilità di avanzamenti!

Vi posto qualche offerta che ho sulla zona di milano città, a me sembrano buone, se vi posssono interessare, mandatemi una mail!

Torre Velasca 250.000 euro
Castello Sforzesco 350.000 euro

Il primo appartamento è una serie di appartamenti costruiti negli anni 50 (1956-1958), in realtà vendiamo gli appartamenti degli ultimi piani, dal diciannovesimo al ventiseiesimo piano,in blocco, la zona è tranquilla, con vista sulla chiesa e su un costruzione medioevale con parco annesso.
il prezzo per l’intero lotto è 250.000 euro trattabili, qui a sinistra potete vedere una foto… Per la visita, prendete un’appuntamento via mail…

.

Il secondo è un villone del 1500, da ristrutturare, ma di ampia metratura, con la possibilità di ricavare più appartameti. La costruzione è molto solida, all’interno c’è un ampio parco e una fontanasull’esterno. a 2 passi dalla metropolitanaè; è appartenuto a personaggi famosi, quindi ha anche una bella storia alle spalle, direi che è un’immobile di pregio.
Questo immobile (che potete vedere nella foto a sinistra) viene venduto a 350.000 euro non trattabili.

.

.

Duomo di Milano 850.000 euro

L’ultimo immobile a disposizione, (foto a destra) nonchè nostro fiore all’occhiello,  è una villa costruita nel 1386 e finita a metà degli anni 50 (1956), è di ampia metratura, su più livelli, con possibilità di accedere al tetto da scala esterna. Completamente scantinato, ha un ampio parcheggio dia di fronte, ornato al centro da un monumento, che sui lati. il parcheggio è talmente ampio che c’è addirittura una fermata della metropolitana! La zona è molto centrale e di grande affluenza di pubblico, se si volessero creare feste.
Soffitti molto alti, come si usava un tempo, grande uso di marmi per pavimenti e rivestimenti, la superficie interrna è di ben 11700 meri quadrati, già arredati con 3400 statue tutte originali! Per questo pezzo di storia di Milano, il prezzo purtroppo è un pò più alto, 850.000 euro trattabili, ma sicuramente un affare.

Se riesco a venderli tutti e tre, il capo ha detto che mi fa ministro dello sviluppo economico… il vecchio ministro ha mollato, non so perchè….

Scusate, ma ci resta solo una risata….

Ieri qualcuno ha visto cos’è successo a Ballarò?? Ve lo riassumo grazie a “la stampa”:

«Vada a farsi fottere… Lei è un bugiardo e un mascalzone. pagato per fare il difensore d’ufficio del governo…». Alla fine Massimo D’Alema è sbottato come mai aveva fatto in televisione. E’ accaduto ieri sera, nel corso della trasmissione tv Ballarò dedicata al caso Scajola. Al termine di uno scontro molto aspro, il presidente del Copasir ha apostrofato duramente il condirettore del Giornale Alessandro Sallusti. E’ stato un crescendo. Da quando la discussione, partita dalle dimissioni del ministro Scajola, si è spostata sui presunti favori ai politici per acquisto di case e affitti agevolati.

D’Alema in passato aveva avuto problemi per una casa affittata a prezzi irrisori. Sallusti, che in un primo tempo aveva accusato il direttore di Repubblica Ezio Mauro – che non era in studio – per l’acquisto di una casa, ha poi tirato in ballo lo stesso D’Alema: «Lei, onorevole, non ha alcun titolo per venire qui a fare la predica ad altri sulle case. Le ricordo che è stato coinvolto in uno degli scandali più grossi degli ultimi tempi: affittopoli». D’Alema lo fulmina con uno sguardo e ribatte: «Ho pagato l’affitto delle mie case a prezzi di equo canone. E sono stato l’unico uomo politico coinvolto in quella storia ad aver lasciato l’appartamento». Sallusti torna all’attacco: «Lei pagava un affitto, le ricordo, che era un’offesa per gli operai che la votavano». D’Alema risponde: «Sallusti, lei è un provocatore. Capisco che la paghino per fare questo servizio, ma si moderi». Sallusti invece si inalbera: «A me non mi paga nessuno». D’Alema, a questo punto ironico: «Ah no? Fa tutta questa scena gratis? Ma stia tranquillo, le daranno un premio. Magari le manderanno qualche signorina…». Il condirettore del Giornale ribatte il colpo: «Le signorine le usavano i suoi uomini in Puglia per corrompere, caro presidente». D’Alema alza ancora di più il tono della voce e si fa rosso in volto: «No, no, le signorine andavano dal suo presidente del Consiglio e datore di lavoro. Vada a farsi fottere, capito? Io stasera non la faccio più parlare».

Il clima rimane infuocato per alcuni minuti. nessuno dei due smette di gridare, fino a quando il conduttore, Giovanni Floris, lancia finalmente un servizio che nessuno ascolta con l’eco della battaglia ancora nelle orecchie.

Odio questi programmi, ma mi spiace essermi perso questa puntata…

Dark!