Quasi Amici…

Jodie-Foster-Golden-GlobesChe dire, sono stato un po impegnato, in questi giorni, avrei voluto scrive 20 articoli, di cui 15 sul cinema.
Ci sono state le premiazioni dei golden globes, la mia amata Jodie Foster, ha fatto coming out, non che fosse necessario, lo sapevano già tutti, la cosa brutta è che ha detto che probabilmente si ritirerà… ma perchè?? Ci vorrebbe una legge in merito!
Sei Jodie Foster? Vuoi ritirarti? NO!
Al Pacino? De Niro? Tom Hanks?  Denzel Washington, Woody Allen, George Clooney, Russel Crowe, Dustin Hoffman, Will Smith, Nicole Kidman, Meryl Streep, Meg Ryan, va beh, non è che posso elencarli tutti, ne ho dimenticati una marea, ma attori così, non dovrebbero ritirarsi mai, per legge!
Clint Eastwood!!! Cavolo, se si ritira lui, prendo un volo per hollywood e lo vado a prendere personalmente a testate!!

Ok, mi calmo… Lasciamo perdere questa storia e parliamo di altro? non so, Corona latitante? beh, in effetti, lo aveva detto, “se mi condannano (certo che ti condannano, cazzarola!) me ne vado dall’italia”, ha solo usato la carta “esci di prigione”, prima di entrarci!
Ma lasciamo perdere anche lui, parlaimo di politica? beh, mi sembra di essere torntato indietro di dieci anni, ma è un discorso discorso da fare in modo un po più approfondito, quindi lasciamo perdere anche questo, tanto sicuramente la situazione non migliora!

Arriviamo al titolo del post. Devo gettare le armi, ormai gennaio è diventato il mio “periodo francese”.
Dopo Cannes, ci si mette anche il cinema. Dall’inizio dell’anno ho visto 5 film, “lo Hobbit” di cui ho parlato in un post, “In Time” di cui non parlerò, perchè è troppo infimo per parlarne (per la serie “come buttare via un’idea carina in un film scialbo, senza senso con dialoghi insignificanti! peccato, se avessero dato questa idea da sviluppare  a  Cristopher Nolan, pobabilmente sarebbe uscito fuori un capolavoro!) e poi 3 film, dove la francia la fa da podrona. The Artist. solo una parola, capolavoro! Dav vedere assolutamente, tutto perfetto, pur essendo francese! (lo so, sono cattivo!)
Midnight in Paris, stravagante, divertente  e raffinato, Allen è e rimarrà un grande, pur non piacendomi gli attori, su tutti, Wilson, il film è godibile e la storia è splendida, e infine, quello che forse, fra tutti è il meno… pretenzioso, ma fose quello che ti lascia di pi.

Un film splendido, con una storia toccante, commuovente, divertente… avete presente quando vi mancano le parole?
Trama:

immagine_quasi-amici_25904Una notte a Parigi, il giovane immigrato senegalese Driss è alla guida della Maserati Quattroporte di Philippe, milionario tetraplegico, a cui presta assistenza. A causa della guida spericolata, i due vengono inseguiti e bloccati dalla Gendarmerie: d’accordo con Philippe, Driss finge davanti agli agenti che Philippe ha urgenza di recarsi in ospedale a causa della sua malattia e riesce a ingannare la polizia, ottenendone anche di essere scortati fino all’ospedale, dove poi se ne vanno.

La storia dei due uomini viene poi raccontata con un lungo flashback, che occupa la maggior parte del film.

Il flashback riporta all’inizio della storia, quando Philippe è alla ricerca di un badante personale. Driss si presenta come candidato, ma non ha alcuna ambizione a farsi assumere: come è suo solito, vuole ottenere un formale rifiuto dal potenziale datore di lavoro al fine di mantenere il diritto al sussidio di disoccupazione. Driss ritorna al piccolo appartamento che condivide con la sua famiglia allargata in uno squallido sobborgo delle banlieue parigine. Sua zia, esasperata dalla mancanza di sue notizie per sei mesi, gli ordina di lasciare l’appartamento.

Il giorno dopo, Driss torna alla villa di Philippe per ritirare i suoi documenti e, con sua grande sorpresa, gli viene comunicato che è stato assunto per un periodo di prova. Dato il grado di disabilità di Philippe, Driss è costretto ad accompagnarlo in ogni momento della sua vita, scoprendone, con stupore, aspetti completamente diversi da quello che si aspettava. Nonostante alcune difficoltà iniziali, Driss si prende doverosamente cura del suo assistito, aiutandolo a non cadere nell’autocommiserazione e a non essere oggetto di pietà. [fonte Wiki]

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Frasi:

Driss “Sai dove si trova un tetraplegico ?…. Dove lo hai lasciato.”

Driss “Siamo qui se serve, non ci muoviamo… soprattutto lui!”

Philippe  e Driss  “E se è una cozza?”
                                   “Non mi interessa, con lei voglio un rapporto spirito e spirito!”
                                   “Sì ma se lei è una cozza allora è un rapporto tra spirito e cozza!”

Philippe “Il mio vero handicap non è la mia paralisi, ma è stare senza di lei!”

Non vi svelo il finale, posso solo dirvi che gli attori protagonisti sono stati bravissimi, la regia è molto buona, le musiche sono favolose, come se fossero ricamate all’interno della storia, affronta una tematica importante,difficile ma non cade mai nel patetismo e nel troppo sentimentalismo, sdrammatizzando, ironizzando ma allo stesso tempo facendo riflettere  ed emozionare. Un film profondo e che non giudica nessuno, che affronta l’argomento con tanta semplicità e con pochissima leggerezza.

Guardatelo e non ve ne pentirete. Io l’ho visto su sky, appena è finito ho ordinato il blu-ray su amazon (ha anche un libro all’interno!)  e mi è venuta una gran voglia di trovare i due libri scritti dai due veri protagonisti, che raccontano la loro storia… non mi capita spesso questa cosa..

Scappo, e prometto che nel prossimo post non parlo di cinema… quasi quasi parlo di politica… se mi dovessero arrestare, ricordate: le arance sono piccole e tonde, le lime non ci stanno!

See you

Dark!

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