Unto su unto…

natale_cenone_tavolaL’essere di origini calabresi mi mette al sicuro da armi di distruzione di massa tipo l’olio e il peperoncino.
Questi due ingredienti, usati anche come armi, fino a quando la convenzione di ginevra ha pensato bene che il fosforo bianco era più umano, fanno parte del DNA di ogni uomo o donna nati a sud dello stivale.
Il peperoncino piccante mangiato sui monti della sila, ha una propria scala di piccantezza, che come direbbe una persona fine, spacca il culo a Wilbur Scoville e famiglia (la Scala di Scoville (o più brevemente Scala Scoville) è una scala di misura della piccantezza di un peperoncino.)
Usato come condimento, sverniciatore, bomba a mano, fumogeno (se volete fare uno scherzo a un amico particolarmente simpatico provate ad accendere un fornello e posare il peperoncino in mezzo al fornello in modo che non venga a contatto con il fuoco, ma bruci per induzione, appena inizia a fare fumo, scappate il più lontano possibile, cambiate numero di cellulare, casa e nome all’anagrafe e sperate che il vostro amico non vi trovi!), non può mancare sulla tavola di un buon meridionale, come l’olio! L’olio di oliva extravergine, preferibilmente estratto da olive raccolte a mano dal proprio ulivo e estratto con spremitura a freddo, fatto da una macina in pietra che, quando l’ha vista, Antonio Banderas ha preso a mazzate la gallina rosita e l’ha fatta al forno, così denso che fuori dalla calabria viene soprannominato 15wd40 ad alte prestazioni, così potente che riesce ad ungere l’esterno della bottiglia di vetro nella quale è contenuto, dall’interno.

Zia, buoni questi dolci…
Ti piacciono?
Si, non sono male… un po’ unti, però non male
Impossibile, non sono unti!!
Zia, stanno gocciolando olio nel piatto!
Ma se li ho fatti al forno!!
Per questo il forno ha l’ulcera!!!

Comunque non vi voglio parlare di olio o peperoncini (ci vorrebbe troppo tempo!), volevo parlarvi delle “leggere” differenze fra i pranzi natalizi di lombardi e calabresi (naturalmente è tutto ironico!!)

Manù natalizio tipico lombardo

Antipasto: affettato misto (una fetta di prosciutto, una di salame milano, una di prosciutto crudo di parma e un pacchetto di grissini)

Primo: Ravioli in brodo o risotto alla milanese

Secondo: cappone al forno

Dessert: pandoro

Finito!

menù cucinato a casa nostra per natale

Menù natalizio tipico calabrese

antipasti: tre tris di affettati (con salumi importati clandestinamente dalla calabria da contrabbandieri senza scrupoli, li potete notare viaggiare di notte sulle autostrade con camion di almeno 30 anni fa, con rosario attaccato allo specchietto retrovisore, cortina di fumo che li segue (vanno ad olio!) e leggero accento del sud)
quattro tipi di salatini di pasta sfoglia fatti in casa con olive, cipolline, acciughe e wurstel
peperoncini ripieni
funghi olive cipolline
Formaggi vari
Melanzane sott’olio
Pane grissini e altre cose che mi sono dimenticato…

Primo: lasagne (peso specifico superiore a quello dell’osmio)

Primo secondo: orata al sale
Secondo secondo: cozze gratinate e capesante gratinate
Sorbetto
Terzo secondo: arrosto con patate e funghi trifolati

Dessert: panettone

Frutta
Frutta secca

Tutto affogato in vino bianco e rosso, grappa, spumante, coca, sprite, aranciata e forse, mi è sembrato di vedere dell’acqua…
…e non abbiamo voluto esagerare, soprattutto a causa della cena della sera prima…

Cosa si mangia a natale?
Guarda, sto preparando giusto 2 cosine, non voglio esagerare!!
Stai preparando?
Si, sto preparando, così mi porto un po’ avanti!
Mamma, oggi è il 19 dicembre!!
Vedi che è tardi!!

Come vedete le differenze sono minime. Per quanto riguarda le porzioni, sappiate che abbiamo mangiato avanzi per una settimana!

Tutto questo ha anche dei lati negativi, tipo una dieta di un anno rovinata in 6 ore, o il non poter invitare amici a cena, altrimenti si devono mangiare avanzi per 15 giorni, ecc…
Probabilmente è un gene malato che hanno quelli nati un po’ più verso sud e che quando si parla di cibo, impazzisce!
Il fatto è che credo che sia una impostazione mentale strana. Il lombardo medio, si incontra con gli amici, oppure sta a casa da solo, mangia qualcosa di diverso e va a dormire.
Per il meridionale, è una sfida, una questione d’onore!
Per prima cosa, già dall’antipasto, la gente deve essere piena, il pranzo deve essere una sofferenza, una via crucis, ogni portata, una stazione, ogni boccone, sofferto! Il meridionale cucina per uccidere, non per sfamare! è una gara a chi cucina meglio e di più!

Mamma, siamo in dodici, non in trecento, non ti sembra di aver esagerato?
Ma se poi si alzano con la fame, che figura ci faccio con i parenti?
Mamma, se mangiano tutto, questi non si alzano più!
Esagerato!
Dopo l’antipasto, a papà si sono triplicati i trigliceridi!

La gente che si alza dopo un pranzo meridionale, non deve essere sazia, deve rifiutare il cibo per giorni, deve avere un principio di cirrosi epatica causata dall’afflusso di vino, deve avere le mani così unte da non riuscire ad aprire la portiera della macchina e deve fare fatica a respirare perchè i polmoni sono compressi dallo stomaco! queste sono soddisfazioni! Ma la cosa più divertente è sentire la gente che si lamenta di aver mangiato troppo, le stesse persone che poi, a dicembre dell’anno dopo ti chiedono di organizzare il cenone perchè quello dell’anno scorso era spettacolare!!

Allora quest’anno ancora cenone da te?
Se vi va…
Beh, si, quello dell’anno scorso non era male, però…
Però?
Però, magari potresti cucinare qualcosa meno.
Ok… (credici, stolto!!!)

Se l’anno prossimo gli invitati hanno fatto fatica ad alzarsi, la prossima volta rotoleranno per tornare a casa!

Cosa cuciniamo per natale?
beh, l’anno scorso abbiamo cucinato 300 chili di cibo, quest’anno facciamo 320!
Ma non è troppo? l’anno scorso abbiamo mangiato avanzi per una settimana! non conviene abbassare un po’ le quantità?
Ma sei scemo?? e poi cosa dice la gente?? che non vogliamo dar loro da mangiare?
No, magari sperano che tu non li voglia uccidere!

See you

Dark!

 

 

5 pensieri su “Unto su unto…”

  1. Ti stimo fratello…
    A Natale ero li con te e non posso che confermare…
    Ancora oggi a distanza di quasi un mese quando dormo, ho gli incubi, mi sveglio di colpo, sudato fradicio, con la cirrosi epatica che mi parla, lo stomaco sottosopra e il terrore del cibo…

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