Archivi tag: asfalto

Io, lei, e la strada…

(questo testo va letto mentre ascoltate la canzone di sottofondo… come al solito, tasto play in fondo all’articolo!)

Ieri pomeriggio avrei dovuto lavorare, ma proprio non era giornata….

Avete presente quando vorresti fare di tutto piuttosto che sederti in un ufficio davanti ad un computer?? bene, era ieri….

Nel pomeriggio, preso dalla noia e dalla poca voglia di lavorare, mi salta all’occhio la batteria nuova della mia Luna (Kawasaki Z750S) che si trova ancora sulla mia scrivania da domenica scorsa…

“Quasi quasi la monto…ma si, ci vogliono 2 minuti…”  e parto…

Montaggio della batteria 2 minuti… …poi comincio a guardarla… è li, sembra che mi dica “accendimi, è quasi un anno e mezzo che non mi accendi, ricordi?”….

“ok, ti accendo solo per vedere se la batteria va…”

Giro la chiave, le lancette del contachilometri e contagiri fanno il check (bellissimo), premo il pulsante, e lei parte, senza fatica, senza tentennamenti, il rumore del motore riempie tutto il mio spazio vitale… …un brivido mi percorre la schiena… …la spengo…

“Ok, funzioni… …ora vado a lavorare…”

Mi giro, esco… ..o almeno ci provo…

“Cavolo, sei piena di polvere… …quasi quasi ti do una pulita…”

Salgo in casa per prendere uno straccio e cercare qualche prodotto adatto, tanti ci metto 10 minuti… …poi vedo il casco…

“Chissà se mi entra ancora… quasi quasi lo provo… giusto per…”

Lo metto, e da li, i 2 neuroni che mi sono rimasti si destano… “ma sei pirla? vuoi veramente tornare a lavorare? dopo una settimana a farti il culo, sotto pioggia e vento? c’è il sole… e poi puoi lavorare domani mattina… l’hai anche riaccesa, ormai è quasi fatta…”

“non posso, devo lavorare…”

Poi ascolti il cuore, e come al solito ne esci sconfitto…

In un attimo mi ritrovo con casco e giacca alla mano….

Passo in cucina, ci sono mia madre e mia sorella che parlano…  (premessa, mia madre mi ha detto solo 2 volte “fai attenzione” mentro uscivo con un casco in mano; sono caduto entrambe le volte!a volte mi terrorizza… quando dice “fai attenzione” di solito mi chiudo in casa armato e non faccio entrare nessuno… la sicurezza non è mai abbastanza!!)

Le guardo “io esco un’oretta!”

Mia madre vede il casco… “ma esci in moto? con questo freddo? fai…”

Lory la fulmina: “zitta!! non dire niente!non pensarlo nemmeno!” “ciao To!”

Mi giro ed esco… poso casco e giacca a terra, metto la moto in folle e la spingo fuori, accendo il compressore e le riporto le gomme alla pressione giusta, intando da lontano, con il compressore le tolgo un pò di polvere…

Passo in ufficio, mi metto stivali e tartaruga…poi giacca e casco e salto in sella…

Giro la chiave, check! Poi le vibrazioni del motore si fanno strada nel mio corpo… prima, esco molto lentamente…

Devo riprendere confidenza, per troppo tempo non l’ho nemmeno guardata…

Vado, prima, seconda, terza… poi freno posteriore, freno anteriore, ok, sembra che vada tutto bene, solo… non c’è più quel feeling… sembra che sia in collera con me… “…ti ho trascurata, scusa piccolina…”

Arrivo alla stop, freno… freccia e riparto, non apro mai al massimo, non è ancora il momento… inizio a girare come un deficiente, sorrido ad ogni cosa, mi spavento ad ogni piccolo movimento del paesaggio, non sono ancora pronto al 100%… …e continuo a girare…

Poi, dopo un’oretta succede… dura poco, qualche secondo… …ma succede…

…strada deserta, rotonda, piega (bruttissima, ancora non ce la faccio, almeno non come prima…) esco da una rotonda, accellero e ad un tratto succede…

…accellero e non sento più il motore, o almeno, non lo sento normalmente, è come se lo sentissi con tutto il corpo… …mi entra dentro… …è come se il cuore mi entrasse in risonaza con la moto…

…in quel momento il tempo si ferma, non sono più io che corro sulla strada, è la strada che mi viene incontro, le immagini che vedo ai lati sono nitide, ma veloci, l’asfalto scorre come un fiume sotto le mie ruote, il vento mi abbraccia, in un turbinio di emozioni…

Siamo solo io, lei e la strada…

Poi, com’è arrivata, passa… mi fermo a lato della strada… la spengo e tolgo il casco… riprendo a respirare… …l’ho sentita, per poco, ma l’ho sentita…

Prendo il cellulare, faccio uno squillo a Graziano… (…Lui è quello che da quasi 2 anni continua a chideremi di uscire a fare un giro in moto, lui sa perchè ferma da un pò, e sa che ci sono momenti in cui chiedermi di tirarla fuori, e altri in cui non deve nemmeno provare, a chiedermelo… …però non si arrende mai…

“gra, ti distubo?”
“no, tranquillo…dimmi??”
“dormivi?”
“ma va…”

“senti, sono qui con un’amica a fare l’apertivo… la conosci, voleva salutari…però devi capire dalla voce chi è, ok?”
“…? …ok..”
“non farmi fare brutte figure,va bene?”
“…??? …ok …passamela….”

Avvicino il telefono al motore e l’accendo… 2 colpi di accelleratore, poi porto il telefono all’orecchio…

“Luna!!!! Bastardo, dove sei?? Raggiungimi subito!!”

“No gra, è un’ora e mezza che sono in giro, stavo andanto a casa…”
“sei in giro da un’ora e mezza e mi chiami adesso?? bestardo!!raggiungimi o vengo li io!”
“…ok, arrivo”

Lo incrocio per strada, sorride quasi più di me…
“noooo…. l’hai tirata fuori!!grande To!!”

Facciamo un giro da Marco a salutare, scroccare un caffè, e, stronzi, fargli vedere che mentre lui lavora, noi siamo in giro in moto… (non prendertela, marco… scusa…)

Parliamo del più è del meno, sigaretta, spariamo le nostre solite cavolate, poi via…
Graziano mi segue fino a casa… poverino, avrebbe voluto continuare  a girare, ad ogni rotonda mi guarda e mi dice di cambiare strada, ma per oggi, per me è abbastanza…

Mentre torniamo a casa sono ancora un pò rigido, non riesco ancora ad entrare in sintonia con la moto, ma è giusto così, c’è tempo e strada, ma non c’è nessun problema…

Ad un certo punto mi si affianca, mentre andiamo… mi guarda…

“La cosa più bella del mondo?”
Rispondo: “Meg Ryan!!!”
Ride, mi manda a quel paese e accellera… …lo vedo allontanarsi…

Penso… …la cosa più bella del mondo? Oggi?… …io, lei e la strada…

Dark!