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Voto? Non saprei…

indexSe votare servisse a qualcosa, non ce lo lascerebbero fare” –  Mark Twain.

Qualcuno di voi ha già deciso chi votare?
Certo, uno con un normale quoziente intellettivo, per me, avrebbe veramente seri problemi!

Esaminiamo dall’esterno il panorama che ci si presenta, facendo finta di essere, che so, un australiano in visita in Italia a cui hanno chiesto per chi voterebbe; bene, lui si trova davanti una serie di scelte:

  1. Un tipo, ex premier, che ci ha massacrato di tasse, poi si è dimesso e la prima cosa che ha detto è stata “gli italiani pagano troppe tasse”, e che ogni giorno dice di volersi alleare con uno, il giorno dopo con l’altro, il giorno dopo con tutti, poi con nessuno… e che ci ha fatto pagare 4 miliardi di euro perché l’Italia sta fallendo e poi li vuole prestare a MPS, e magari ha il coraggio di dire di non saperne nulla, come… Continua la lettura di Voto? Non saprei…

La riforma sanitaria di Obama

“Questa non è una riforma radicale ma è una grande riforma. Questo è il vero cambiamento”.

Queste sono le parole di Barack Obama dopo lo storico voto della Camera. Un’ora prima con 219 sì contro 212 no la Camera aveva approvato la sua sofferta riforma sanitaria. E’ passata una legge di straordinaria portata, che dopo l’approvazione del Senato estenderà a 32 milioni di americani un’assistenza medica di cui erano finora sprovvisti.

«Dopo quasi cento anni di parole e di frustrazioni, dopo dieci anni di tentativi e un anno di battaglie, il Congresso degli Stati Uniti ha dichiarato che i lavoratori americani, le famiglie e le piccole imprese avranno una sicurezza: né malattie né incidenti metteranno a rischio i sogni cui hanno dedicato una vita» Obama ha ricordato che questa vittoria è venuta contro coloro che fino all’ultimo non ci credevano, contro gli interessi speciali e contro le lobby: «Siamo al di sopra della politica, siamo al di là della paura e siamo ancora in grado di lavorare per la gente: oggi è il momento del cambiamento».

In sintesi, il contenuto della riforma:

Quanti saranno assicurati. La legge rende accessibile una copertura assicurativa al 94% (il 95% con l’emendamento) dei cittadini non anziani, espandendo il servizio medicaid e offrendo dei benefici fiscali senza i quali molte persone troverebbero difficile permettersi un’assicurazione.

Obbligo per i singoli. E’ fatto obbligo di acquistare una copertura sanitaria individuale, pena una multa di 750 dollari oppure – se la cifra dovesse risultare maggiore – del 2% dei redditi entro il 2016 (695 dollari e il 2,5%, con l’emendamento).

Obbligo per i datori di lavoro. Il testo del Senato non lo include, ma richiede alle aziende con 50 o più impiegati di contribuire alla spesa se questa è a carico dei contribuenti. L’emendamento prevede per le stesse imprese una tassa annuale di 2mila dollari, ma applicabile solo a partire dal 30simo impiegato.

Aborto. La copertura assicurativa può includere l’interruzione di gravidanza, ma come un servizio a parte per il quale si paga in modo separato; non è previsto alcun emendamento.

Finanziamento. La copertura finaziaria alla legge è assicurata dai tagli al programma medicare e a nuove tasse, comprese quella sulle coperture assicurative che superano i 23mila dollari per una famiglia di quattro persone, nonché le coppie con un reddito superiore ai 250mila dollari l’anno. L’emendamento ritara l’impatto fiscale ma prevede anche una tassa sugli investimenti del 3,5% sempre per le coppie con un reddito superiore ai 250mila dollari l’anno.

Medicaid. Il servizio per i cittadini indigenti verrebbe ampliato fino a coprire chiunque guadagni meno del 133% della soglia di povertà a livello federale (circa 29mila dollari l’anno per una famiglia di quattro persone). L’emendamento viene incontro alle esigenze dei governi statali aumentando il contributo federale alla copertura dei costi.

Sotto questo punto di vista, gli stati uniti erano ancora il terzo mondo…

Complimenti, presidente!

Con questa sono già 96 le promesse mantenute dal presidente U.S.A. ma ne mancano ancora molte (le promesse fatte da Obama era 510. le potete vedere sul sito http://www.politifact.com/ dove c’è  “l’Obameter”: un database in cui viene costantemente annotato come e se sono state mantenute le oltre 500 promesse fatte dal nuovo inquilino della Casa Bianca durante la sua lunga campagna elettorale).

In bocca al lupo per le altre!!!

Dark!

Genealogia di Obama…

Ora, non ho fatto molte ricerche in merito, ma le poche che sono riuscito a fareconfermano quello che dice adam…

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Bene, le cose sono 2, o per diventare presidente degli devi appartenere alla ” famiglia”, oppure è solo un caso, anche perchè, in fin dei conti, bene o male, siamo tutti parenti…

Facciamo così, per una volta non voglio accusare nessuno, supponiamo che Obama sia presidente per meriti, non per parentela, e il fatto di essere legato a persone che già erano stati presidenti sia solo un caso… beh, è possibile…

Ricordo di aver letto una volta che un matematico aveva dimostrato (con formule matematiche) che alla fine del 1800 saremmo dovuti essere tutti parenti…

Ok, è poco probabile, in fin dei conti, una cosa del genere, calcolata con formule matematiche, non  può che essere solo teorica, però facciamo finta che sia vera…

Allora avrei un pò di cosine da dire ai miei parenti…

a zio ferrero, grazie per la nutella!

al cugino Adolfo, spero tu stia bruciando all’inferno, con sei milioni di ebrei che portano legna per alimentare il fuoco sotto di te…

alla cuginetta Meg, grazie per “City of Angels” e tutti gli altri tuoi film… se ti venisse in mente di volerti sposare, io sono disponibile…

al prozio tremonti, ciccio, abbassa le tasse, altrimenti mi trasferisco a casa tua…

Allo zio Silvio, zio, sei in arretrato di 32 regali di natale e 32 regali di compleanno, considerati gli interessi e relative more, mi devi ad occhio e croce 3 milioni di euro… scalali dal mantenimento della zia!

Se qualcuno vuole dire qualcosa ad altri parenti, si faccia avanti… io ho finito, per ora…

Dark!