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Steve…

Ieri è morta una delle persone più influente visionarie degli ultimi 50 anni, forse il più grande inventore dell’era digitale, l’uomo che ha rivoluzionato il mondo dei computer, della telefonia e della musica…
Quando sono nati i computer, li ha creato i Mac, quando sono nati i portatili, lui ha creato i MacBook e i MacBook Air, arrivano i telefonini e lui crea Iphone, il primo vero smartphone, la gente compra i cd e lui tira fuori itunes, la vendita delle singole canzoni e la possibilità di scaricarle dalla rete  (legalmente e a pagamento). Continua la lettura di Steve…

I miei miti Vol. 1: Freddie

La morte di Michael Jackson (che, visto le pieghe che sta prendendo, tra un pò la sposto sotto “l’angolo dei misteri”) e le successive discussioni in merito, mi hanno fatto tornare in mente, anche se ero abbastanza giovane, la morte di uno dei più grandi (per me, come lui, solo il Boss!) cantanti, autori, musicisti, uomini di spettacolo del secolo scorso: il grande Freddie Mercury!!!

Freddie Mercury
Freddie Mercury

Wiki, almeno le prime righe, di lui dice questo:

Freddie Mercury, pseudonimo di Farrokh Bulsara (Stone Town, 5 settembre 1946 – Londra, 24 novembre 1991), è stato un cantante, compositore e musicista britannico. Considerato un vero e proprio frontman, Mercury è stato tra gli anni 60 e gli anni 70 uno dei fondatori della rock band britannica dei Queen, in cui ha ricoperto il ruolo di leader fino 1991, anno della sua morte. Era noto inoltre per l’abilità vocale (con un’estensione pari a tre ottave senza l’uso del falsetto) e per le memorabili esibizioni dal vivo.

Come compositore scrisse, tra gli altri, brani quali Bohemian Rhapsody, We Are the Champions, Somebody to Love, Killer Queen, Don’t Stop Me Now e Crazy Little Thing Called Love. Oltre all’attività con i Queen, negli anni 80 intraprese la carriera da solista che lo portò a pubblicare due album: Mr. Bad Guy e Barcelona, il cui omonimo singolo fu frutto della collaborazione con il soprano spagnolo Montserrat Caballé e fu scelto come inno ufficiale dei XXV giochi olimpici.

Malato da tempo di AIDS, è deceduto a causa di una broncopolmonite il 24 novembre 1991, il giorno dopo l’ammissione pubblica della sua grave patologia.

Nonostante la morte, ha continuato ad essere stimato come uno dei più grandi artisti nella storia della musica e, nel 2008, il prestigioso magazine statunitense Rolling Stone lo ha collocato al 18º posto nella classifica dei migliori 100 cantanti di tutti i tempi. […]

Freddie
Freddie

Ora, non so chi ha stilato quella classifica, ma nella mia personale classifica rimane nelle prime posizioni dei primi 10.

Freddie era tutto quello che una persona può aspettarsi da un artista, indipendentemente da vita privata, gusti sessuali eccetera…

Le canzoni che ha scritto sono perle musicali che rimmarrano per sempre con noi.

Non voglio scrivere un’articolo sulla vita di Freddie, quelli li trovate su internet ad ogni angolo, preferisco mettere alcune curriosità…

Per prima cosa, per tornare all’argomento iniziale, tra il 1982 e il 1983 Freddie ha collaborato con Michael Jackson, per registrare tracce mai ufficialmente rilasciate, ma presenti in internet: State of Shock, There Must Be More To Life Than This (brano incluso poi nel suo primo album solista, ma senza le parti vocali di Jackson), e una canzone inedita chiamata Victory.

Sebbene nel parlare il suo timbro di voce evidanziasse notevoli capacità da baritono, Mercury si esibiva preferibilmente su brani da tenore. Dopo la morte, Montserrat Caballé, memore della collaborazione con il frontman britannico, disse di lui: «La differenza tra Freddie e la maggior parte delle altre rock star era che lui stava vendendo la voce». Con il prosieguo della carriera con i Queen, Mercury avrebbe sempre più modificato le note alte dei propri brani live, spesso armonizzando per tre o cinque secondi; specialmente negli ultimi concerti, infatti, la sua voce patì alcuni problemi legati ai noduli vocali.

Era in grado di produrre un suono pari a tre ottave di estensione senza utilizzare il falsetto, mentre avvalendosi di quest’ultimo avvicinava le quattro. Ma vi rendete conto??Quattro ottave!!!

Freddie 1978
Freddie 1978

Non si curò mai di correggere il suo difetto ai denti per paura che potesse cambiare il suo timbro di voce.
Freddie aveva tantissimi gatti nella sua residenza di Kensington, Garden Lodge. A uno di loro dedicò anche una canzone presente nell’album Innuendo: “Delilah”.

Logo Queen
Logo Queen

Freddie, laureato in “Arti grafiche e Design”, è l’autore del logo dei Queen: in esso sono rappresentati i segni zodiacali dei componenti della band, oltre all’araba fenice.
Freddie approfittava dei tour in Giappone per acquistare sete meravigliose e interi fasci di kimono. Mise insieme anche una favolosa collezione d’arte giapponese; comprava inoltre enormi e costosissime carpe “koi” da mettere nel laghetto della sua casa di Kensington.
Il 24 novembre 2007 (nel 16mo anniversario della la morte del cantante) il mensile britannico Q Magazine ha stilato una lista delle più grandi leggende del rock, con Mercury al primo posto davanti ad Elvis Presley e Jimi Hendrix.

Nel 2005, secondo il Guinness dei primati, gli album dei Queen sono stati nelle classifiche britanniche tra i vertici assieme ad altri celebri gruppi e musicisti.

Posizioni in classifica:

Queen (1.422 settimane/27 anni)
The Beatles (1.293 settimane/24,8 anni)
Elvis Presley (1.280 settimane/24,6 anni)
U2 (1.150 settimane/22 anni)
Dire Straits (1.136 settimane/21,8 anni)
Simon and Garfunkel (1.114 settimane/21,4 anni)
Madonna (1.032 settimane/19,8 anni)
David Bowie (1.005 settimane/19,3 anni)
Elton John (989 settimane/19 anni)
Michael Jackson (966 settimane/18,6 anni)
Dissero di lui:

Freddie e David
Freddie e David

La rockstar David Bowie, che collaborò con i Queen nella canzone Under Pressure, disse di Mercury: Di tutti i “teatrali” cantanti rock, Freddie era una spanna sopra tutti. – Lui andava oltre. E naturalmente, ammirerò sempre un uomo che indossa collant. Lo vidi in un concerto e pensai che era l’uomo che era in grado di tenere il pubblico nel palmo di una mano.

Il cantante dei Led Zeppelin, Robert Plant, disse: Dietro il Glam-Rock ci sono poche persone che sono dei veri interpreti. È una condizione davvero particolare e rara essere musicisti di successo e continuare a essere in grado di fare progetti con fiducia. Freddie aveva questa qualità e non ci sono molte altre persone ad averla.

La popstar Robbie Williams, che cantò con i due rimanenti membri Brian May e Roger Taylor (al momento John Deacon non faceva più parte dei Queen) disse : Freddie, se tu sei lassù e vuoi lasciare ad un artista il tuo lavoro, per favore mandami un album, o almeno metà.

Paul Young al concerto tributo in onore di Mercury disse: Dato che Freddie amava la spettacolarità credo che tutto questo gli sarebbe piaciuto… Per me Freddie è stato l’interprete definitivo; e anche se sono cresciuto con la loro musica, la cosa che mi è sempre piaciuta di più di Freddie è che è stato un grandissimo interprete in qualsiasi momento.

Freddie
Freddie

L’attore Mike Myers, protagonista nel video di Wayne’s World di “Bohemian Rhapsody”, disse di Mercury : Lui è molto teatrale, nuovo, bello, elettrico. Questo è un dio che cammina come un uomo.

Axl Rose, leader dei Guns N’ Roses, era un grandissimo fan di Freddie Mercury e di lui disse: Se non mi fossi aggrappato ai testi di Freddie Mercury quando ero un bambino, non sarei dove sono ora. Mi ha insegnato tutte le forme di musica. Mi ha aperto la mente. Non ho mai avuto un insegnante cosi grande nella mia vita. Rose inoltre cantò al The Freddie Mercury Tribute Concert We Will Rock You e Bohemian Rhapsody (quest’ultima con Elton John).

Freddie Mercury è stata l’unica rockstar menzionata dal cantante dei Nirvana Kurt Cobain nella sua lettera trovata nel luogo del decesso (1994):Da troppi anni, ormai, non provo più esaltazione ascoltando musica, o creando musica, o scrivendo davvero qualcosa, e per questo mi sento in colpa al di là di quanto le parole possano spiegare. Per esempio quando siamo nel backstage e le luci si spengono e sento alzarsi il ruggito della folla, io non provo dentro di me quello che provava un artista come Freddie Mercury, che sembrava amare e trarre energia dall’amore del suo pubblico, cosa per cui lo ammiravo e lo invidiavo.

Cosa posso dire io di lui? beh, che un’uomo che scrive canzoni come Barcelona, We Are the Champions, Bohemian Rhapsody (proclamata più volte da critici e da sondaggi popolari la migliore canzone di sempre), Somebody to Love e The Show Must Go On (scritta con la collaborazione di tutti i queen), in realtà non era un uomo, era musica!

Ed ora, un omaggio al grande Freddie, una canzone delle tante che adoro, Love of my Life, cantata al rock in Rio del 1985, dove davanti a 325000 persone (trecentoventicinquemila!!!!!!) Freddie dirige tutto il pubblico che intona questa canzone…  […] Entrambi i concerti dei Queen vennero filmati ( il 12 e il 19 gennaio) e trasmessi in tutto il Sud America da Globo TV. Ogni concerto venne visto da quasi 200 milioni di persone in oltre 60 nazioni. La stima del pubblico che vide i concerti dei Queen dal vivo fu di 325.000 persone per concerto. Questo è stato il record mondiale per il più grande pubblico pagante fino al 2003 (quando venne rimpiazzato dal Molson Canadian Rocks for Toronto, che attirò un pubblico di 490.000 ospiti paganti).[Wiki]. Da brividi!

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=8oioH8A818w[/youtube]

Grazie Freddie…

Statua di Freddie
Statua di Freddie a Montreux