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Due mani in una tasca…

Ieri è stata una domenica di quelle votate al relax… più o meno… in realtà in mattinata avevo da ultimare un disegno di un capannone (che non ho ancora finito… che palle…).

Nel pomeriggio, la voglia di uscire di casa era ai minimi storici, soprattutto dopo che è scoppiato un tipico temporale estivo…

Passato il temporale le ipotesi erano 2: mi butto sul letto e mi leggo un libro o esco e vado a fare un giro, solo soletto?

Decido di unire le 2 cose, prendo uno dei libri che sto leggendo (“io sono Dio” di Faletti) e salto in macchina.

La meta era il parco di Villa Litta a Lainate, una panchina sotto un’albero, io, una bottiglia d’acqua e  il libro (quel parco è stopendo per leggere, non c’è troppo caos, è pieno di alberi, fresco… un paradiso!)

Macchina cabrio e via… ma prima, piccola deviazione per un buon caffè!

Vado in centro a busto e… deserto… non c’era nessuno…

Ok, sono tutti morti e sono rimasto solo…

Parcheggio, qualche anima in giro per il centro la trovo, ma poca roba… il fatto è che erano tutte coppiette…

…ero l’unico da solo… ok, depressione…

Mi avvicino al Cavour (bel baretto, ottimo caffè!!), entro e anche li, il vuoto!

Ordino un caffè al bancone e mentre con il cucchiaino faccio finta di far sciogliere lo zucchero, guardo attraverso la vetrina le (poche) persone (coppiette) che passano.
Ad un certo punto vedo loro: due signori anziani, avranno avuto più di settant’anni, camminavano entrambi aiutandosi con il bastone, lui sarà stato un metro e 70, contro il metro e 50 scarso della donna e camminavano affiancati, praticamente appoggiati; si tenevano la mano e erano infilate per metà nella tasca anteriore dei pantaloni del signore mentre guardavano le vetrine… sono rimasto a bocca aperta… erano bellissimi, più di tutte le coppiette che avevo visto fino ad ora…si parlavano e si guardavano…

Sono rimasto affascinato e senza parole…

non servono nemmeno commenti…

Dark!

L’altra metà di… tutto…

Ieri sera avevo tipo 4 o 5 argomenti di cui parlare nel blog…

Ma avete presente, quando vi svegliate la mattina e vi prende quella strana sensazione di… solitudine… come se vi mancasse qualcosa, ma non riuscite a capire cosa… o meglio, lo capite, ma magari fate finta che non sia quello…

Va beh, è abbastanza triste… probabilmente non mi sono ancora abituato a dormire da solo… a vivere da solo…

Che poi perchè dovrei abituarmici, io non voglio continuare a svegliarmi da solo…

Rimango dell’idea che un uomo solo è solo un uomo a metà… …incompleto… …è come se mancasse qualcosa, come vivere a metà una vita che ti da solo la metà di ciò che potrebbe darti, e tu prendi la metà di ciò che riusciresti ad avere… anzi, qualcosa di meno… ….molto di meno…

Ho sempre avuto la sensazione che quando non sono single, il mondo giri in modo differente… come se rallentasse quando ci sono i bei momenti, come se ti desse da solo le soluzioni ai tutti i problemi… invece oggi, all’alba dei 32 anni, ho capito che non è il mondo che cambia, nemmeno le persone che mi circondano, sono io che modifico la percezione che ho del “tutto”…

Perchè è come se avessi tutto sotto controllo, anche qu

Anche perchè penso che metà più metà, in questi casi, dia infinito…

P.S.: canzone di oggi… jazz… Just The Two of Us di Grover Washington Jr. e Bill Withers. Splendida, e perfetta come sottofondo…