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Quanto amo il natale?

Incredibile a dirsi, come tutti gli anni, è arrivato il natale!
Questa sera ci sarà “una poltrona per due” su italia uno, e questa notte babbo natale lascerà tanti regali sotto l’albero dei bimbi più buoni!

Caro il mio fornitore (stranamente, una ragazza, e anche molto carina!) che sei venuta a farmi gli auguri, tanti auguri anche a te!
Grazie, ma io non amo molto il natale, non vedo l’ora che passi…
Ma come?il natale è bellissimo, ci sono i regali, la neve, le luci colorate, la gente è sempre Continua la lettura di Quanto amo il natale?

10 sogni… Lettera aperta

Questa è la copia di una mail che ho spedito ad un pò di persone

ciao a tutti!!
Premessa, prima di dichiararmi pazzo e chiamare gli organi di competenza per farmi internare, per favore arrivate alla fine di questa mail…

ci sono delle mattine in cui apri gli occhi 2 minuti prima che la sveglia suoni (sarà l’abitudine?!?!), guardi l’ora (5:58) e pensi: cazzo, mancano ancora 18 ore alla fine della giornata! Poi un giorno, incontri delle persone, parli, ascolti e la mattina dopo, sempre due minuti prima che la sveglia suoni, apri gli occhi, guardi l’ora e la prima cosa che pensi è: cazzo, mancano SOLO 18 ore alla fine di una giornata fantastica!

A volte non è così semplice cambiare prospettive, ma solo perché le barriere che creiamo sembrano insormontabili, fino a quando non ti accorgi che se sei stato tu a crearle, infrangerle è solo una questione di volontà.
Solo un pizzico di buona volontà e voglia di cambiare ciò che non ci rende felici, ma anche quelle piccole cose che “ci danno fastidio”, e non ci permettono di vivere la vita come la vorremmo…

Sembra facile, e spesso lo è, spesso ma non sempre, allora, come fare?
Beh, penso sia come salire una scala, un gradino alla volta (o un centimetro alla volta, come diceva l’amico Al in “ogni maledetta domenica”), tipo cominciare con fare un sorriso alla barista che ti sta preparando un caffè al bar.  Fai un sorriso e ricevi un sorriso, e la giornata inizia…con un sorriso! c’è modo migliore di iniziare una giornata? ok, direte voi, e se quella non risponde al sorriso? capita! allora cosa fare?  Semplice, chiedete perché non ti sorride, cosa può succedere? nel caso migliore, ti risponde e ti spiega cos’ha, (e magari non è un gran problema, forse puoi aiutarla, forse no, ma il solo sapere che qualcuno si interessa ai suoi problemi, può far cambiare la giornata anche a lei), nella peggiore delle ipotesi, ti becchi il primo “fatti i cazzi tuoi” della giornata, ma se non fai nulla, non otterrai mai nulla. e poi, anche da una risposta come quella, si può arrivare ad un sorriso (o ad una denuncia per molestie, ma sta a voi non esagerare!).

Ho capito che se se affronti la vita con sentimenti positivi, poi farla andare dove vuoi tu, un passo alla volta.
Come fare una fotografia! Fotografi qualcosa, guardi l’anteprima sulla macchina e scopri che la foto è tecnicamente è uscita bene, ma non ti trasmette nulla, allora cosa si fa? o si spegne la macchina fotografica e si pensa “va beh, è uscita così, si capisce cosa volevo fotografare, mi accontento”, oppure si cambia prospettiva, magari basta fare un passo in avanti, o cambiare un’impostazione alla macchina, o aspettare che cambi una luce, e il prossimo scatto può essere un capolavoro, ma se ci accontentiamo di come vengono le cose, non riusciremo mai a migliorarle!
…e la vita è così, se vogliamo migliorarla, se vogliamo realizzare i nostri sogni e aiutare gli altri a realizzare i propri, dobbiamo fare quel passo.

Qualche giorno fa, una persona molto più saggia di me, mi ha detto di pensare a 10 sogni che vorrei realizzare nei prossimi 5 anni, di scriverli e di mandare una mail o un messaggio a 10 persone, amici, conoscenti o anche gente che non sento da una vita, per far saper loro che mi sono posto questi obbiettivi… magari possono aiutarmi, oppure possono rispondermi con 10 loro sogni e io posso aiutare loro, oppure possono cestinare la mail senza nemmeno leggerla, si vedrà..

il primo problema è stato trovare i sogni da realizzare. 10! sembrano pochi, ma quando mi sono messo a scriverli, ad un certo punto mi sono bloccato; io non avevo 10 sogni da realizzare, e ho fatto una fatica incredibile a scriverli.
stessa cosa per le persone a cui spedirle, solo 10 persone,  ma quali? cominciamo con lo scartare le persone che non sento da un po, anche perché se non le sento, un motivo ci sarà… credo… in realtà non ricordo… va beh, passiamo a quelli che potrebbero prendermi per pazzo e li scarto, tolgo quelli a cui sicuramente non interessa nulla… e chi rimane? 4 o 5 persone.
Passi la notte a pensare a questi sogni, e riesci e scriverne qualcuno, e quando li rileggi, in fin dei conti nemmeno li senti tuoi, ti addormenti, e quando ti svegli, la prima cosa che pensi è: mancano ancora 18 ore.

Poi parli con delle persone, le ascolti, e cambi prospettiva, scopri che la vita va vissuta e che bisogna essere proattivi.
Proattività, cosa vuol dire? Su internet ho trovato una bella descrizione: La proattività è l’arte di pensare alla vita come a qualcosa che può essere affrontata attivamente.
Quando si reagisce ad un evento solo sulla base dell’emotività e impulsività si “subisce” l’evento e si è “reattivi”.
Quando invece si risponde ad un evento con una “scelta” del comportamento che si ritiene essere il migliore in quel determinato momento, non si subisce più l’evento ma si cerca di dominarlo ed indirizzarlo verso il proprio sistema di valori di riferimento.
La proattività aiuta a credere fermamente che si può cambiare la direzione della propria vita personale e professionale attraverso “libere” scelte accettandone incondizionatamente la responsabilità.
Cosa vuol dire? Solo che la vita è mia, e poso farla andare nella direzione in cui voglio, non la subisco, la guido, la vivo, e ad un tratto ti accorgi che 10 righe per scrivere i tuoi sogni non bastano.
Certo, possiamo escludere il dominio del mondo (ma va escluso veramente?), il conto corrente di berlusconi e Mag Ryan ricoperta di panna (giusto per restare con i piedi per terra), e quindi, ecco i miei primi 10 sogni:

  1. Voglio una moglie, una donna da amare e che mi ami, per sempre
  2. Voglio dei figli, almeno due
  3. Voglio essere un imprenditore di successo, non dico multimilionario, ma uno di quelli che si guardano con ammirazione, quelli per i quali chiunque vorrebbe lavorare
  4. Voglio poter aiutare la gente, con il mio lavoro, ma anche con consigli, e azioni. Voglio che le persone si fidino di me e si sentano sicuri nel chiedermi aiuto
  5. Voglio avere una sicurezza economica per me e la mia (futura) famiglia
  6. Voglio essere meno timido (quante occasioni perse per eccesso di timidezza) e essere più sicuro di me stesso, soprattutto nei rapporti con le altre persone
  7. Voglio scrivere un libro
  8. Voglio imparare bene una lingua straniera (magari l’inglese, anche se lo spagnolo…)
  9. Voglio perdere 30 chili (ma anche 40, perché no?!?!)
  10. Voglio imparare a suonare uno strumento (il sax!)

ok, questi sono i miei primi 10 sogni! come fare a realizzarli? potrei dire cercando di impegnarmi, chiedendo aiuto, studiando come un pazzo, provandoci con tutte le donne che respirano in mezza Europa… oppure, semplicemente ricordandomi di essere proattivo!
Ma come si fa?
Credo che si possa cominciare con il dare un po più amore a noi stessi.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=kSt0_IAueyo[/youtube]

Ragazzi, ma quanto è bello il cinema?!?!
Dieci sogni in cinque anni, adesso non mi sembra così difficile.
Se qualcuno di quelli che è riuscito a non cestinare la mail prima della fine volesse darmi una mano, ogni aiuto è bene accetto, basta anche solo una parola, posso ricambiare, cercando di aiutarvi a realizzare i vostri sogni…

Ora, le dieci persone a cui spedire la mail… cavolo, ma solo 10… no, aspetta… mi aveva detto “almeno” dieci persone!! ottimo! quasi quasi la pubblico sul blog!
Ciao a tutti!!
Antonio

P.S.:messaggio personale: Davide, mi è arrivato l’invito alla festa, ma purtroppo non potrò esserci, il 13 luglio si sposano dei miei cari amici, e sono troppo importanti per per, per poter rinunciare ad essere con loro nel giorno più importante della loro vita. Ma mi farò perdonare alla prossima festa!
Ciao
Anto

Riflessioni…

Ho già scritto altre volte dei miei rimedi antidepressivi, tipo giri in moto, canzoni, film, libri e altro, ma quando questi non funzionano? che si fa?
Esempio, questa notte, come nelle ultime due settimane, sono stato un po giù di morale, le solite cose, il lavoro che opprime, non va come vorresti, corri come un pazzo e alla fine, quello che ne ricavi è solo un principio di ulcera ed un aggiornamento al tuo breviario di insulti… ma questo è nulla, a queste cose uno ci si abitua, in fondo è lavoro, se fosse sempre divertente, sarebbe un hobby, giusto? Quello a cui non riesco ad abituarmi, sono le persone… Il 70 % delle persone che conosco, e forse anche di più, sono legate a me a causa del lavoro, e nella maggior parte delle volte non sono altro che squali, voltafaccia e approfittatori (attenzione, ho detto “la maggior parte”, non tutti), dei quali farei benissimo a meno, ma che comunque, quasi sempre, riesco a gestire, e comunque in tutti i lavori è così. Però ho notato che negli ultimi anni, riesco a riconoscere quegli individui e a limitare e spesso a prevenire i danni, a tutto vantaggio della mia salute mentale e di quella fisica degli altri…
Questo purtroppo non mi riesce nella sfera privata. All’alba dei 34 anni, ancora non riesco a capire le persone, riesco sistematicamente ad affezionarmi alle persone, ad amarle, a farmi usare, e poi gettare. Si, non è proprio così semplice, e molte volte non lo fanno nemmeno con cattiveria, spesso sono io che le giudico male, loro, magari per i loro canoni, si comportano in modo corretto… magari sono io che ho aspettative troppo alte nei loro confronti… in fin dei conti, mi basterebbe che si comportassero come me, ma io sono io… Continua la lettura di Riflessioni…

Il filo rosso…

Girovagando su internet, ho trovato la leggenda del filo rosso.
Chi di voi non ne ha mai sentito parlare?
E’ una storia molto diffusa in Giappone, che si rifà ad una leggenda cinese.
In Giappone si dice che ogni nasce con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Seguendo questo filo, si arriverà alla persona che ne porta l’altra estremità legata al proprio mignolo: essa è la persona cui siamo destinati, il nostro unico e vero amore.
Le due persone così unite, prima o poi, saranno destinate ad incontrarsi, e non importa il tempo che dovrà trascorrere prima che ciò avvenga, o la distanza che le separa, perchè quel filo che le unisce non si spezzerà mai, e nessun Continua la lettura di Il filo rosso…