Barcellona – L’uomo senza sonno

Sono le 5:47, non riesco a dormire.
Sarà l’abitudine, la vecchiaia, non so, comunque ho deciso di alzarmi, e ora sono qui, in un angolo della stanza, che cerco di buttare giù due righe per il blog, facendo finta di parlare con un amico, che come me, non riesce a dormire.
Il viaggio di ieri è stato molto travagliato, ma con il senno di poi, devo dare ragione al quel tizio che ha detto che “anche le esperienze non proprio belle, viste guardandosi dietro le spalle, ci danno un senso di malinconico piacere”
Certo, se mi dicessero di passare 8 ore in una sala d’attesa di un aeroporto, di camminare 2 ore con valigia al seguito, insieme a mia sorella, dopo una mezza giornata di lavoro fatta alla velocità della luce, senza nemmeno la sicurezza di trovare un posto dove dormire, probabilmente la mia risposta sarebbe quella di Jhon McClane/Bruce Willis, yippie ki-yay ya yo, figlio di puttana…
Se invece mi chiedessero di rivivere la giornata di ieri, penso proprio che lo farei, anzi, senza alcun dubbio, perché alla fine, anche se piena di attimi “spiacevoli”, anche se alla fine ero stanco e svogliato, riguardandola mentre la città ancora dorme, beh, non mi sembra sia stata proprio così brutta, anzi ha un fascino tutto suo…
Ci sono state anche cose belle, tipo volare sopra un temporale e vedere i fulmini attraversare le nuvole (detto da uno che soffre di vertigini è strano, vero?), oppure Sorvolare Barcellona di notte, splendida!
O passare da un aeroporto vuoto ed addormentato, ad una piazza gremita di gente che festeggia la festa della città (colpo di fortuna, abbiamo beccato proprio la settimana in cui c’è una grandissima festa per tutta Barcellona, o almeno nella parte più movimentata!), con concerto annesso.
Ora provo a tornare a dormire, i piani, visto la giornata di ieri, erano di svegliarsi alla 8, spero di riuscire a fare almeno un’altra oretta di sonno.
See You!
Dark!
P.S.: ieri, tra tutte le cose che ho scritto, mi sono dimenticato di ringraziare Debby, per l’aiuto che ci ha dato con l’albergo! Passare ore ad aspettare sapendo che a qualunque ora fossimo arrivati qui, lo avremmo trovato aperto con un posto sicuro dove dormire, a differenza di molti altri passeggeri, ci ha fatto passare le lunghe ore di attesa, con un peso in meno sul cuore e un pensiero in meno nella testa. Grazie, sei stata un tesoro!
Un abbraccio!
Dark!

Un pensiero su “Barcellona – L’uomo senza sonno”

  1. ero seriamente preoccupata che non vi facessero partire…
    arriviamoooo (speriamo!!!) anche noi!!!! ci vuole proprio questo week-end… bacio e non divertitevi troppo prima del nostro arrivo, ok????!!!

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