(The) Terminal 2

Mercoledì è arrivata la nonna dalla calafrica per passare le feste con noi, qui in italia, dove regna le nebbia e l’olio lo usano solo per condire l’insalata…

“zia, dove arrivate?”
“dove scendono gli aerei!”
“cazzo, e io che vi aspettavo al porto…”

Malpensa è grande, e se avessi dovuto aspettarli al gate 1 del terminal uno, avremmo passato le vacanze in aeroporto! Fortunatamente, al secondo tentativo, è spuntato fuori il terminal 2.

“Lo sapevo, arrivano al terminal scrauso!”

Il terminal uno è piccolo, c’è un solo bar, e il caffè di quel bar è illegale in 43 stati degli USA, negli altri ha sostituito la pena di morte! Per riprenderci, io e mia sorella, abbiamo dovuto mangiarci 2 pocket “copperfield” a testa (il signor Ferrero è l’uomo più ricco d’italia, e trovo che sia giustissimo!!), pagati quanto la manovra dell’ultimo governo prodi!

“l’aereo da new york è in orario”
“…e allora?”
“no, per dire… anche quello da parigi…”
“già, ma noi aspettiamo quello da lamezia terme”
“ecco, facciamoci subito riconoscere!”

L’aereo arriva in rirtardo di 20 minuti, che alle 10 di mattina non sono nulla, ma alle 22:45 si fanno sentire!

“lory, siamo arrivate!adesso fanno scendere la nonna”

Già mi immagino mia nonna che per la prima volta in 80 anni sale su un aereo. da buona calabrese, come bagaglio a mano, ha un fornelletto, 3 chili di peperoni, 2 di patate e 5 litri di olio!

“torre di controllo, qui volo easyjet n 123456 da lamezia terme, chiediamo il permesso di atterrare.”
“qui torre di controllo, abbiamo un problema, ci segnalano un perdita di olio dalla carlinga del vostro velivolo”
“torre di controllo, sono il capitano del volo easyjet n 123456 da lamezia terme,colpa mia, mi è caduto un piatto di melanzane ripiene, però ora possiamo atterrare anche senza far uscire il carrello, scivolando sulla pista”

Passano pochi minuti, che ci costringono a comprare dell’acqua ad un distributore automatico, ad un prezzo così elevato che 2 bottiglie di quell’acqua sono esposte in una vetrina da tiffany a new york, e finalmente comincia ad uscire qualcuno…

“saranno i passeggeri del volo della nonna”
“non so…”
“RUBBEEE’, CUMMM’EDE?”
“CIIIII, TUTTU BUONO! MINU MALE CA SCINNIMMU, CA STAPIA PA JETTARE O’PALUMBO!”
(traduzione: Ciao Roberto, com’è stato il volo? tutto bene?
Francesco caro, è andato tutto meravigliosamente! fortunatamente l’atterraggio è durato poco perchè avevo interessanti movimenti intestinali e rischiavo di rimettere ciò che avevo mangiato prima di imbarcarmi!)
“credo siano arrivati…”

Finalmente ci incontriamo, in pochi minuti scopriamo che mia nonna ha molestato hostess e steward e quando è scesa il capitano ha applaudito.

“nonna, com’è andato il volo?”
“bellissimo, c’era un ragazzo che ci portava le cose che era gentilissimo continuava a chiedere se avevamo bisogno di qualcosa, era bello anche di viso!”
“come, anche di viso?”

Carichiamo bagagli e passeggeri in auto e sulla strada del ritorno faccio vedere ai parenti la differenza tra il terminal 1 e la stazione ferroviaria di cirò marina (16 metri quadrati!)

All’alba della mezzanotte riusciamo a raggiungere casa, i bagagli, stranamente, erano abbastanza piccoli, peccato che uno era pieno di blocchi di osmio e quando lo tiravi le rotelle facevano le scintille!

Spendo due parole sui personaggi che si possono incontrare nottetempo in aeroporto; si passa dal tipo che, a piedi, di fronte la sbarra chiusa del parcheggio delle auto, guarda fisso davanti a se, barcollando, alla tipa con leggings viola, scarpe da tennis, pelliccia di visone morto investito da una schiacciasassi chiuso fino al naso e cappello con piuma annessa, alla tipa che prima i uscire ha fatto un bagno nel profumo, perchè fa figo e fa venire nausea e mal di testa a chi si avvicina (come se il caffè non bastasse!)

Stendiamo un velo pietoso….

Ci aggiorniamo per nuove avventure….

See you

Dark!

 

 

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