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Schegge – Sebastian Fitzek

Schegge - Sebastian Fitzek

Sebastian Fitzek
Schegge
Elliot
Traduzione di Claudia Crivellaro
Pagine 370
Prezzo 18,50

“Con Schegge Fitzek ha creato un fenomeno: un libro fulminante, strepitoso, teso, che sorprende il lettore dalla prima all’ultima pagina” BERLINER MORGENPOST

Cosa accadrebbe se potessimo eliminare per sempre dalla nostra memoria le esperienze più brutte e terrificanti della nostra vita?
E cosa accadrebbe se nel tentativo di fare questo, qualcosa andasse storto?
Quando Marc Lucas, avvocato che ha dedicato la sua vita ad aiutare gli altri, viene a conoscenza di un esperimento psichiatrico che potrebbe cancellare dalla sua memoria i terribili ricordi che l’accompagnano e lo tormentano dal giorno in cui sua moglie incinta ha perso la vita in un incidente automobilistico del quale lui si sente responsabile, non ha dubbi: la sola speranza di liberarsi di questo peso insopportabile vale il rischio infatti di sottoporsi all’esperimento.
Ma, invece che concedergli sollievo e alleviare le sue pene, con l’inizio dei primi test l’orrore comincia a prendere possesso di ogni attimo della sua vita: di ritorno dalla clinica psichiatrica, la chiave di casa non apre più l’appartamento, il nome sul campanello non è più il suo e, quando la porta viene aperta dall’interno, l’incubo ha inizio… Intenso e mozzafiato, sorprendente e inaspettato, Schegge è il romanzo più recente di Sebastian Fitzek e quello che ne ha decretato la definitiva affermazione come il più originale giallista tedesco di questi ultimi anni.

Oggi ho finito di leggere questo bellissimo libro!

Psychothriller spettacolare, scritto benissimo, nulla è lasciato al caso, nemmeno il più piccolo particolare.
Pieno di colpi di scena che si sviluppano in capitoli corti e veloci.
Sorprendente, splendido e molto particolare nella sua cupezza.
Non ho letto gli altri libri di Fitzek, ma se sono scritti  come Schegge, allora devono essere letti assolutamente!

Comunque consiglio a tutti la lettura di questo libro, uno dei migliori che ho letto quest’anno!

…anche se, in verità, non ricordo proprio tutto…

Dark!

Prossimo libro: Il Vampiro di Michael Baden e Linda Kenney Baden

Festa del Libro e delle Rose…

E come al solito in italia se ne parla poco e male…

Purtroppo l’ho scoperto solo questa mattina…

Una delle feste più importanti e sentite nella regione catalana è la Festa di Sant Jordi, patrono della Catalogna. Si tratta di una giornata, il 23 Aprile, di festa popolare che vede fiumi di gente per le strade della città tra bancarelle di libri e rose, veri protagonisti della festa.

La celebrazione è molto semplice: consiste nel regalare un libro o una rosa o entrambe le cose ad un familiare o una persona particolarmente amata. Le coppie generalmente si scambiano il dono, l’uomo regala una rosa alla consorte, la quale ricambia con il dono di un libro ben scelto. Pur essendo un giorno lavorativo, la gente non rinuncia al passeggio rispettando la tradizione che risale a parecchi secoli fa.

Sant Jordi (San Giorgio) è il patrono della Catalunya, ufficialmente dal 1456, e la tradizione più antica, di origine medievale, era quella di celebrare la giornata con una “feria de rosas o de los enamorados”, praticamente una sorta di San Valentino da noi… A questa vecchia tradizione si aggiunse la “Giornata del Libro“, che si celebra in Spagna dal 1926, creando così in Catalogna una celebrazione mista delle due cos.

Secondo la tradizione popolare, San Jorge era un militare romano nato nel secolo III in Cappadocia (Turchia). Fedele servitore dell’Imperatore Diocleziano, un giorno negò di eseguire un editto dell’Imperatore che lo obbligava a perseguire i Cristiani e per questa ragione fu decapitato. Molto presto si iniziò a venerarlo come santo nella zona orientale dell’Impero Romano e successivamente nacquero storie di fantasia e leggende legate alla sua figura.

Le gesta di San Jorge e del Dragone divennero popolari in tutta l’Europa sin dal Secolo IX, grazie al libro di Jacopo da Varazze di Genova “Leggenda Aurea” (Legenda sanctorum) dove Sant Jorge viene citato.

La versione della Leggenda più popolare in Catalunya racconta che a Montblanc (Conca de Barberà) viveva un Dragone terribile che causava disgrazie alla popolazione. Per placare la sua ira malefica, si decise di sacrificare periodicamente una persona sorteggiata tra i cittadini. Un giorno la “Dea bendata” scelse la figlia del Re, che sarebbe morta se non fosse apparso un bel cavaliere con armatura che sconfisse il Dragone, uccidendolo. La tradizione aggiunge che dal sangue purpureo della bestia nacquero delle rose rosse.

Questa stessa Leggenda, con qualche variante, si ripete nelle tradizioni popolari in Italia, Inghilterra, Portogallo e Grecia, tra gli altri Paesi.

Questa tradizione popolare di regalare rose nel giorno di Sant Jordi, di certo è molto antica, visto che si hanno documenti attendibili che parlano della “Feria de rosas de Sant Jordi” a partire dal secolo XV.

L’attuale Festa continua a mantenere la tradizione medievale: regalare la rosa e visitare la Cappella di Sant Jordi, ma la Festa ha, nel corso degli anni, incorporato nuovi elementi e, soprattutto, si è convertita in una straordinaria espressione di cultura popolare.

La Giornata del Libro è abbastanza recente. Secondo alcune fonti, si celebrò per la prima volta il 7 Ottobre del 1926. L’idea originale fu dello scrittore valenziano Vicent Clavel Andrés, che la propose alla Cámara Oficial del Libro de Barcelona. Poco dopo, nel 1930, si cambiò la data al 23 Aprile, per commemorare questo stesso giorno ma dell’anno 1616, quando, secondo altre fonti e differenti calendari, morirono gli scrittori Miguel de Cervantes e William Shakespeare.

La Festa, inizialmente di carattere nazionale, che coincideva con Sant Jordi, si fuse in Catalogna con la festività della “Diada”, mentre scomparve nel resto della nazione, se non in alcuni casi sporadici.

Il 15 novembre del 1995, in una conferenza generale che ebbe luogo a Parigi, la Festa del 23 Aprile dedicata alla letteratura, fu dichiarata dall’UNESCU come La Giornata Mondiale del Libro e dei Diritti d’Autore. Questa giornata internazionale si svolge annualmente la prima Domenica dopo il 23 Aprile.

Quindi domenica regalate una rosa alla vostra amata e aspettatevi un bel libro (va beh, io, un libro,  me lo regalo da solo!).

Sarebbe bello importare una festa come questa…

Quasi quasi mi trasferisco a Barcellona…

Dark!

Ma quanto leggi??

Giusto per curiosità, ma quanto leggete?

In questi giorni mi è capitato di discutere sulla crisi dell’editoria…

Lasciando perdere il fatto della crisi, dei finanziamenti statali all’editoria, dell’iva agevolata, delle sovvenzioni per il passaggio online, dell’agevolazione sulle spedizioni ecc… (ce ne sarebbero così tante da poterci scrivere un libro…), qualcuno mi ha fattto notare che in italia si legge poco..

Ma secondo voi è vero?

Il fatto è che con la crescita esponenziale delle connessioni ad internet e la tv, in effetti io non acquisto un quotidiano da mesi… forse anni…

Ma questo non vuol dire che non legga, anzi, leggo molto più di prima! Tutte le notizie, ormai, si trovano online, oltretutto, cercandole in rete, non siamo obbligati ad acquistare 10 quotidiani per poter leggere una notiza imparziale e reale (si sa, ogni quoitidiano ormai si appoggia ad un partito o comunque ad una linea guida che può andare da sinistra a destra, e le notizie che riportano, tendono sempre verso quella linea… per poter leggere una notizia “reale” bisognerebbe comprare almeno un quotidiano di destra, uno di sinistra e uno di centro, leggerli, scartare l’inutile ecc…)

Io sono convintio che oggi si legga molto più che ieri… e voi??

Tralasciamo i libri, qui ci sarebbe da scrivere un articolo a parte, visto la quantità di libri che leggiamo io e mia sorella… ultimamente ho notato che ogni volta che entriamo in libreria, alla proprietaria brillano gli occhi… sarà per il mio immenso fascino?? Per me è perchè le diamo una grossa mano a pagare il mutuo della casa!!

Dark!

Autostima a mille…

"Autostimami" Alessandra Faiella
Ieri ho fatto un salto in libreria a comprare un libro (che strano, vero???)
Comunque, mentre ero in libreria, attento a cercare “Blu Tango” di Paolo Roversi, mi si avvicina una tipa (ho scoperto dopo che era Alessandra Faiella) che presentava il suo libro “Autostimami”.
Il nostro incontro è stato più o meno questo:
Alessandra Faiella: Salve!
Dark!: Salve…
AF:le va di unirsi alla presentazione del mio libro? (indicando alcune sedie ancora vuote)
D:emm… no, grazie….
AF:è un libro sull’autostima…
D:grazie, ma non mi interessa….
AF:non ha problemi di autostima??
D:no! la mia autostima va a mille!!!
AF:ok…. salve…
D:salve!
Si gira, si avvicina alle persone che erano pronti ad ascoltarla e comincia…
AF:ho come l’impressione che dopo questa presentazione la mia autostima sarà sotto la suola delle mie scarpe…

Secondo voi, sono stato così cattivo??
Mi spiace…

Dark!

2009-Il Libro dell’anno…

Il 2009 se ne è andato ormai del tutto, ed è ora di classifiche, che magari vi possonotornare utili…

Iniziamo con il miglior libro letto nel 2009…

Considerate che nei libri letti quest’anno figurano autori come Cassandra Clare, Stephenie Meyer, Laurell Kaye Hamilton, Giorgio Faletti, Carlos Ruiz Zafón e altri…

Partiamo dal terzo posto con, a parimerito, 2 libri italiani,     Novecento di Alessandro Baricco (da cui è stato tratto il fil “la leggenda del pianista sull’oceano” , film che ho sempre adorato)  e “come Dio comanda” di Niccolò Ammaniti! Il primo è un libro cortissimo, che si legge in una sera, divertente ma allo stesso tempo pervaso da una malinconia che si può quasi toccare, il secondo una storia cruda, un thriller veloce e che colpisce allo stomaco, una bella storia d’amore tra un padre e il figlio… da leggere entrambi, naturalmente!

Al secondo posto, una scoperta bellissima: Il Vangelo secondo Biff – Amico di infanzia di Gesù di Christopher Moore… vi assicuro che è un romanzo veramente splendido… la presentazione è semplice e efficace, come il titolo…

Dopo il successo di Un lavoro sporco, Christopher Moore “mette alla berlina ogni religione, ogni credo, ogni culto, con un senso dell’umorismo devastante ma con un candore senza uguali”

Compratelo, perchè è divertente, triste, dissacrante, pieno d’azione, amore e tanto altro… davvero una bella scoperta!!

Al primo posto, invece, un libro strano, magari non scritto benissimo, e con qualche lacuna sui tempi narrativi, le relazioni tra i protagonisti e altri piccoli…bug, ma che mi ha colpito molto: Gridare amore dal centro del mondo di Kyoichi Katayama.

La trama è questa: Sakutaro sta andando in Australia, ma la sua non è una gita qualunque: porta con sé le ceneri di Aki, morta a soli diciassette anni di leucemia. L’Australia è la terra che Aki ha sempre sognato ed è là che lui disperderà le sue ceneri. Comincia così il racconto di Sakutaro, che rievoca il loro primo incontro, gli appuntamenti dopo la scuola, il lento e dolce avvicinamento tra i due ragazzi. E infine la malattia, il ricovero, la disperata fuga dall’ospedale…

Forse sono stato colpito dall’ambietazione giapponese (a me molto cara) o dalla storia d’amore, o dal finale, non so… so sole che  questo libro mi è piaciuto tantissimo… come dicevo prima, ha alcune lacune, ma l’ho apprezzato davvero…

Il ritmo è lento, caratteristica che ho riscontrato anche in altri autori giapponesi; molto fotografico, descrittivo per piccoli particolari, imbevuto della particolarissima cultura giapponese, che pur essendo più moderna della nostra, mantiene rapporti umani molto formali, distaccati, pacati e controllati;

E’ pieno di pensieri che difficilmente direbbero 2 quattordicenni, ma rimangono frasi bellissime…

“Aki, si dicono tante belle cose ma poi, in fondo in fondo, ognuno vive pensando solo al proprio tornaconto” continuai. “Basta poter mangiare bene, basta poter comprare ciò che piace avanti a tutto. Ma amare una persona significa pensare che lei viene prima di tutto. Se non avessimo abbastanza cibo, darei a te la mia parte. Se avessimo pochi soldi, piuttosto che acquistare qualcosa per me, comprerei quello che tu desideri. Se mangi qualcosa di buono tu, è come se avessi la pancia piena anch’io, se sei felice tu, allora lo sono anch’io. Questo significa amare una persona. Credi che esista qualcosa di più importante? A me non viene in mente nulla. Chi scopre dentro di sé la capacità di amare, scopre qualcosa che merita un premio Nobel. Se lo si ignora, se si fa in modo di ignorarlo, allora è meglio che l’umanità scompaia. Che la Terra si scontri con un pianeta qualsiasi e che scompaia al più presto.”

“Senti Sakutaro” disse il nonno, “le persone si trovano a dover affrontare diverse separazioni. Stranamente noi due abbiamo fatto la stessa esperienza: non siamo potuti stare con chi amavamo e non abbiamo potuto vederle morire. Capisco bene la tua sofferenza. Ma io, nonostante questo, credo che la vita sia una cosa positiva. Che sia una cosa bella. Dire che è bella forse ti suonerà inappropriato, in un momento come questo, ma io credo che lo sia, lo sento. Voglio dire: la vita è bella”. [frase pronunciata dal nonno di Sakutaro]

“Ogni tanto, dove non c’era nessuno, ci baciavamo sfiorandoci appena le labbra. Ci piaceva baciarci di sfuggita, di nascosto da tutti. Era come rubare la parte migliore dei frutti che offre il mondo”.

“Stamattina quando ho aperto gli occhi piangevo. Come al solito. Di tristezza, forse, non so. È che i sentimenti non li ho più, li ho pianti insieme alle lacrime”

Splendido…

Menzione d’onore, o premio per la critica a “La biblioteca dei morti” opera prima di Glenn Cooper, bella storia, originale, piena di colpi di scena, linerae e scritta davvero bene! Aspetto con ansia il secondo libro di Cooper, “Book of Soul”, continuazione del primo (anche se, il primo libro ha una vera fine!!), che dovrebbe svelare alcuni “misteri” insoluti del primo libro… consigliato!!

Dark!!